Trattamento dell'insufficienza cardiaca con cellule staminali

Utilizzo delle cellule staminali nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Il metodo rappresenta uno dei settori più promettenti della medicina rigenerativa. Questo approccio mira a ripristinare le aree danneggiate del cuore, migliorando l'afflusso di sangue e riducendo la cicatrizzazione dei tessuti.

Di seguito sono elencati gli aspetti principali di quest'area:

Meccanismi d'azione

• Differenziazione e sostituzione cellulare: le cellule staminali (ad esempio, le cellule staminali mesenchimali o i progenitori cardiaci) possono differenziarsi in cardiomiociti e cellule vascolari, consentendo la sostituzione delle cellule muscolari cardiache perse o danneggiate.

• Azione paracrina: le cellule staminali secernono molecole biologicamente attive – fattori di crescita, citochine e microRNA, che non solo stimolano l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni), ma riducono anche l’infiammazione, riducono la fibrosi e migliorano la sopravvivenza delle cellule rimanenti.

• Modulazione della risposta immunitaria: grazie alle loro proprietà immunomodulatrici, alcuni tipi di cellule staminali possono ridurre la risposta infiammatoria che aggrava il danno al tessuto cardiaco. Tipi di cellule utilizzate per le malattie cardiovascolari

• Cellule staminali mesenchimali (MSC): ottenute dal midollo osseo, dal tessuto adiposo o dal sangue del cordone ombelicale, le MSC sono attivamente studiate in sperimentazioni cliniche per il trattamento dell'infarto del miocardio e dell'ischemia cardiaca cronica.

• Cellule staminali cardiache (progenitrici): queste cellule si trovano direttamente nel cuore e sono in grado di rinnovare i cardiomiociti. Il loro utilizzo è finalizzato al ripristino del tessuto cardiaco dopo un infarto.

• Progenitori endoteliali: utilizzati per stimolare l'angiogenesi, che contribuisce a migliorare l'afflusso di sangue alle aree ischemiche del cuore. I principali tipi di cellule staminali che intendiamo utilizzare per

Trattamento:

MCS (cellule staminali mesenchimali dell'EMBRIONE) - secernono una costellazione di sostanze attive, fattori di crescita, citochine, inibiscono la fibrosi ed eliminano l'apoptosi, che è la chiave per il recupero del sistema cardiovascolare.

Cellule cardiosferiche (da organoidi 3D di cardiomiociti) : mostrano una diminuzione dei volumi telediastolici e telesistolici dei ventricoli (indicando un miglioramento delle sue funzioni sistoliche e diastoliche), nonché una riduzione di NT-proBNP (un indicatore di infiammazione cronica e disfunzione cardiaca) nei casi di cardiomiopatia dilatativa.

Cellule progenitrici endoteliali microvascolari : migliorano la neogenesi (creazione di piccoli vasi per una migliore nutrizione del tessuto muscolare, la sua conduttività e contrattilità).

Esosomi per la rigenerazione dei tessuti profondi : possono riavviare il lavoro delle cellule deboli e danneggiate, ripristinandone le funzioni principali.

Utilizziamo inoltre il complesso antinfiammatorio di citochine IL-10, IL-4 + un complesso di mitocondri (per lo scambio energetico intercellulare). Dosaggi: MSC – 240 mln (IV) Cellule cardiache (cardiomiociti 3D) – 90 mln (IV) MVESC (p) – 60 mln (IV) EXO (DTR) – 36 mld (IV)

Commenti alla diagnosi:

Prevediamo di utilizzare diversi tipi di cellule staminali, ma le cellule embrionali strettamente differenziate hanno il più alto tasso di successo nel trattamento dell'affaticamento cardiaco di diversa etimologia. Solitamente utilizziamo la combinazione di alcuni tipi di cellule staminali con spiccate proprietà immunomodulanti e proliferative, in grado di ridurre simultaneamente l'infiammazione nella zona interessata e di sostituire autonomamente le cellule cardiache danneggiate.

Tasso di successo: Risultati clinici:

Gruppo di pazienti di età pari o superiore a 65 anni: i pazienti con infarto miocardico sono stati sottoposti a iniezioni di cellule progenitrici EM. Dopo 6 mesi, si è osservata una riduzione delle dimensioni della cicatrice e un aumento della massa miocardica vitale. La frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS) è migliorata del 16,4% rispetto agli altri pazienti non sottoposti a terapia, raggiungendo l'1,3% nel gruppo di controllo. (CSP /2018-2024)

Gruppo di pazienti di età pari o superiore a 65 anni: la sicurezza e l'efficacia dei cardiomiociti allogenici (EM) sono state valutate in pazienti con cardiomiopatia ischemica. I risultati hanno mostrato una riduzione delle dimensioni della cicatrice e un miglioramento della funzione cardiaca del 24-32%, confermando il potenziale di queste cellule nella rigenerazione miocardica (CSP/2017-2024).

Gruppo di pazienti di età pari o superiore a 65 anni: 166 pazienti con insufficienza cardiaca cronica e bassa frazione di eiezione. I pazienti hanno ricevuto un'iniezione di cellule staminali mesenchimali (MSC) di origine embrionale + cardiosfere (EM). Dopo 12 mesi, è stata riscontrata una significativa riduzione del rischio di scompenso cardiaco o aritmie ventricolari, dal 43% al 61%. (CPS /2014-2024)

Gruppo di pazienti di età pari o superiore a 65 anni: 24 pazienti sottoposti a iniezioni di cellule staminali allogeniche di MVSC(p) + cardiomiociti (3 giorni) hanno ottenuto una riduzione della frequenza degli attacchi. Dopo sei mesi, i pazienti sottoposti a iniezioni di cellule staminali hanno avuto una media di 3,6 attacchi di dolore toracico a settimana, rispetto a quasi il doppio nel gruppo di controllo.

I vantaggi del nostro trattamento sono:

• nessun effetto collaterale;

• non sono coinvolti prodotti chimici;

• procedura mininvasiva (iniezioni endovenose);

• nessun rischio di rigetto;

• nessun rischio di cancro;

La nostra clinica offre il seguente programma di trattamento: trattamento con cellule staminali della durata di 3 giorni (utilizzando tutti i tipi di cellule staminali secondo il protocollo). Il programma include anche altri prodotti biologici e la preparazione di farmaci per la terapia con cellule staminali, la stimolazione della crescita e della divisione cellulare, il controllo della risposta immunitaria.